Procreazione assistita e risvolti nella coppia

Dott.ssa Sara Carloni | Psicologa - Psicoterapeuta Sistemico - Relazionale -Esperta in Psicologia Giuridica


Spesso le coppie che non riescono ad avere figli si rivolgono a Centri specializzati sulla procreazione assistita. Non mi dilungherò sui diversi motivi alla base di una difficoltà ad avere figli perché sembrano infiniti e lascio questo arduo compito ai medici che se ne occupano. Mi vorrei soffermare invece sugli aspetti psicologici connessi a questi percorsi e soprattutto sui risvolti nella coppia.


Si potrebbe dire che la coppia che vive questa esperienza si trova ad attraversare un turbine infinito di emozioni a volte senza il tempo di poterle neanche notare. Si passa dall'attesa, all'ansia, alla confusione, alla paura, al dubbio, fino alla felicità e alla gioia se tutto va bene oppure alla tristezza ed al dolore se le cose non vanno nella direzione desiderata. Il primo problema che investe la coppia è proprio connesso a questa valanga di emozioni che non sempre sono le stesse per i due partner nel medesimo momento e non sempre sembrano raccontabili e condivisibili. Questo a volte crea tensione nella coppia che non sente l'altro come sufficientemente presente oppure attento e comprensivo. In realtà si tratta solo, nella maggior parte dei casi, di una difficoltà di comunicazione di pensieri ed emozioni intimi e faticosi da riconoscere. La procedura in sé tra l'altro non aiuta perché è così cadenzata da visite da fare, medicine da prendere negli orari e giorni più improbabili, scadenze da rispettare, corse perdifiato per conciliare lavoro e visite che il tempo per fermarsi a guardare dentro di sé e scambiare cosa succede con l'altro diviene quasi impossibile.
Anche l'aspetto sessuale della coppia, strettamente collegato al benessere psicologico di questa, rischia di risentire parecchio dell'ingresso nel magico mondo della procreazione assistita. Ormoni, punture, pensieri e mille visite ginecologiche rischiano di rendere la donna meno interessata e propensa al rapporto sessuale: senza considerare che spesso l'astinenza viene indicata proprio al fine di raggiungere l'obiettivo designato e, quindi, come dire diviene obbligatoria. La coppia, spesso, si trova anche sottoposta ad una serie di rinunce per potersi permettere il costo di una procreazione assistita per cui piano piano lo stile di vita della coppia sembra organizzarsi solo intorno a questo obiettivo. Anche tale aspetto rischia di divenire una fonte di stress dove un partner può vedere l'altro come non abbastanza attento e oculato oppure semplicemente vivere una spesa imprevista con forte ansia. Un altro aspetto che può instaurarsi è una sorta di pensiero egocentrico per cui essendo la donna quella sottoposta ai maggiori stress fisici senta di essere l'unica detentrice di ogni emozione, come se solo lei ne avesse diritto e non anche il proprio partner che, pur non subendo direttamente le diverse manipolazioni mediche (farmaci, punture, transfer, visite, ecc…), vive anche lui ogni fase, ogni momento, ogni emozione ed ogni problema o intoppo.


Questi pochi cenni sulla coppia e il percorso di procreazione assistita spero servano come spunto di riflessione per le persone che vogliono affacciarsi a tale percorso tenendo a mente poche regole che proverò qui di seguito ad elencare:

  • parlatevi delle vostre emozioni
  • rispettate i tempi e le emozioni dell'altro
  • non dimenticate la bellezza di un rapporto sessuale libero e non deciso dall'esterno;
  • sacrifici sì ma anche gratificazioni. Già state affrontando un periodo "particolare" coccolatevi un po' e concedete all'altro di farlo.

Infine, è importante viversi questa esperienza come un percorso da fare insieme mano nella mano perché questa sensazione vi rimarrà come una percezione di unione a prescindere dall'esito.


Sui risvolti emotivi qualora non si raggiunga l'obiettivo voluto non entro in questo breve scritto, infatti ne richiederebbe uno completamente dedicato.


Un percorso di procreazione assistita è per una coppia come una montagna da scalare e per poterlo fare al meglio serve tutta l'attrezzatura e quindi oltre a comprendere quale possa essere il Centro più accreditato, forse vale la pena di attrezzarsi anche dal punto di vista emotivo scegliendo il sostegno di un breve percorso terapeutico di coppia